vaso di polline fresco

Ma... cos’è il polline fresco congelato?

Alcune considerazioni sulle proprietà del polline fresco congelato e su come consumare questo alimento

Il Polline fresco congelato, un alimento per tutti

Prima di darvi alcune informazioni per il consumo del polline fresco congelato, ecco qui alcuni dati sulla provenienza (vegetale) di questa sostanza:

Il polline costituisce la parte maschile nel ciclo biologico della pianta. Le piante così come le vediamo si sono sviluppate da un embrione: la fecondazione è rappresentata per la parte maschile dalla germinazione della microspora (il Polline) e per la parte femminile dalla formazione del sacco embrionale a partire dall’ovulo.

Il polline fresco è l’unico alimento che fornisce un apporto proteico all’alimentazione delle api: per questo deve essere un alimento completo, contenente tutti gli aminoacidi essenziali allo sviluppo dell’organismo dell’ape. Questo è possibile perché il polline stesso è un organismo vivente. Per svolgere la sua funzione di produzione dei gameti maschili (i portatori dell’informazione genetica) deve germinare (deve cioè subire delle divisioni cellulari). Questo implica che debba possedere tutte le sostanze che servono alle cellule per riprodursi.

Polline entomofilo e polline anemofilo

C’è una fondamentale differenza tra questi due tipi di polline: il polline anemofilo è quello che per fecondare la parte femminile della pianta deve essere trasportato dal vento: è il polline che causa le temute allergie primaverili.

Il polline entomofilo si avvale invece di un sistema di trasporto “vivente”: gli insetti pronubi come l’ape. Questo polline non contiene allergeni dunque causa allergie in pochissimi casi.

Api e polline

L’ape bottinatrice vola di fiore in fiore raccogliendo il polline dagli stami. Ne estrae i piccoli granuli miscelandoli con il nettare che ha nella sua borsa melaria e ne fa due palline che tiene “appese” alle zampe posteriori. A questo punto rientra nell’alveare. IL LAVORO DELL’APE CAUSA L’AUMENTO DEI FERMENTI LATTICI CONTENUTI IN BUONA QUANTITA’ NEL NETTARE (il nettare è utilizzato dall’ape come “collante” per formare le palline di polline che trasporta dai fiori all’alveare). LE API SVOLGONO QUESTO LAVORO NEI LORO ALVEARI DA DIVERSI MILIONI DI ANNI: E’ UN PO’ COME VEDERE UN PICCOLO LABORATORIO DOVE AVVIENE UN PROCESSO DI COLTIVAZIONE CONTROLLATA DEI FERMENTI.

Per l’uomo che lo consuma questa eccezionale sostanza proteica è un concentrato di fermenti lattici vivi e micronutrienti.

COMPOSIZIONE MEDIA DEL POLLINE FRESCO CONGELATO
Acqua 16%
Proteine (principalmente albumine) 20%
Aminoacidi liberi 22%
Zuccheri 37%
Altre sostanze 5%

AMINOACIDI ESSENZIALI (in grammi ogni 100 gr di polline fresco congelato):

Istidina 1,5 gr Isoleucina 1,5gr
Triptofano 1,6 gr Leucina 5,6 gr
Metionina 1,7 gr Treonina 4,6 gr
Treonina 4,6 gr    

 

ALTRI AMMINOACIDI

Cistina 0,6 gr Arginina 4,7 gr
Lisina 5,7 gr Valina 6,0 gr
Ac. glutammico 9,1 gr    

RUTINA: mediamente 13 mg ogni 100 gr di polline (nel polline di grano saraceno raggiunge i 17 mg).
E’ un glucoside a cui si riconosce la proprietà di elevare la resistenza della parete dei capillari.

ALTRE SOSTANZE
Grassi, pigmenti, enzimi, acidi organici, vitamine B1, B2, B6, PP, C, H, E, provitamina A, acido pantotenico, acido folico, sali minerali, oligoelementi come ferro, rame, potassio, sodio, calcio, silicio, magnesio, manganese, cloro, zinco, alluminio, molibdeno, bario, un fattore antibiotico, un fattore di crescita.
Altre sostanze non identificate potrebbero aggiungersi alla lista.

[Dati tratti da “Le Api. Biologia, allevamento, prodotti” di Alberto Contessi, ediz. Edgricole 2004, pag.442].

 

 

Ma perché polline fresco congelato e non polline essiccato?

A differenza di quello essiccato, il polline congelato mantiene per alcuni mesi inalterate le sue proprietà biologiche, nutrizionali e organolettiche.

I poteri curativi del polline fresco congelato: di seguito alcuni punti relativi ai risultati delle ricerche di Patrice Percie du Sert trattate nel suo libro “The Healing Powers of Pollen” (Trédaniel Publishing-Paris 2006).

In uno degli esperimenti effettuati da Patrice Percie du Sert in collaborazione con alcune università francesi, campioni di polline secco e congelato vennero inoculati con batteri patogeni presenti nell’intestino umano: ne risultò che nella capsula contenente polline secco i batteri si erano moltiplicati rapidamente, mentre in quella contenente polline fresco i batteri risultarono completamente inibiti.

Gli esperimenti di du Sert con i ratti:

In collaborazione con L’INRA di Tolosa (Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica) venne compiuto un esperimento per valutare l’effetto di polline fresco (in questo caso di cisto) e secco sulla mucosa intestinale di ratti in cui era stata indotta una colite (infiammazione del colon) tramite introduzione di T.N.B.S. La massima infezione fu riscontrata nel gruppo di controllo e nel gruppo di ratti alimentati a polline secco. In quelli alimentati con polline fresco l’infiammazione risultava invece del 30% inferiore. Si attribuì tale risultato alla sinergia tra i batteri presenti nel polline fresco e all’elevato tenore di carotenoide presente nel polline utilizzato.

In un altro esperimento si constatò come in giovani ratti alimentati con polline fresco si potesse notare un acceleramento della crescita rispetto al gruppo di controllo e a quello alimentato con polline secco.

In un successivo esperimento si provocò l’osteoporosi in alcune femmine di ratto: quando il polline fresco venne aggiunto all’alimentazione si notò un notevole miglioramento nella ritenzione del calcio.

Effetti su pazienti affetti da problemi alla prostata:

Si è notato come la consumazione di polline fresco può alleviare problemi di orinazione in uomini affetti da ipertrofia benigna alla prostata. Sembra che possa giocare un ruolo importante anche nel diminuire il rischio di contrarre un cancro alla prostata: afferma du Sert che sono molte ormai le ricerche che provano come una dieta disequilibrata possa essere alla base dello sviluppo di questa patologia.

I pollini di salice e di cisto sembrano dovere il loro effetto all’alto contenuto di carotenoidi, mentre il polline di castagno potrebbe giocare un ruolo di prevenzione dell’ipertrofia benigna alla prostata grazie all’alto contenuto di betasisterolo.

Effetti del polline fresco di salice nella lotta alla  degenerazione maculare legata all’età:

Sono stati documentati casi di pazienti che in seguito al consumo costante per parecchi mesi di polline di salice hanno riscontrato un blocco della degenerazione della malattia e in alcuni di essi anche dei miglioramenti.

Proprietà di alcuni tipi di pollini presenti nell’ambiente alpino:

 

Polline fresco congelato di castagno

Di colore giallo, è particolarmente ricco di polifenoli (in 15 gr di polline di castagno troviamo la stessa quantità di questi potenti antiossidanti contenuta in sei tazze di tè verde); inoltre i polifenoli aiutano ad arrestare il fenomeno di occlusione delle vene e delle arterie dovuto all’arteriosclerosi.

Ricco di fermenti lattici è indicato per il mantenimento e la stimolazione della flora intestinale del tratto digestivo; du Sert  sottolinea che quest’ultima proprietà  si riscontra molto di più nel polline fresco che non in quello secco.

E’ raccomandato alle donne sopra i quarantacinque anni di età con problemi ormonali, e in tutti gli stati di stress.

In termini di gusto è ritenuto il polline più dolce e piacevole.

 

Polline fresco congelato di salice

Il polline di salice è raccolto in piccole quantità perché fiorisce in un periodo, verso la fine di marzo nella mia zona, in cui il tempo può essere ancora freddo o molto piovoso; inoltre gli alveari hanno da poco iniziato la ripresa primaverile e non sono sviluppati al meglio per sfruttare al 100% la fioritura.

Certo è che il polline di salice è molto ricercato grazie alle caratteristiche che gli vengono riconosciute nella lotta all’ipertrofia benigna alla prostata e alla degenerazione maculare legata all’età (aiuta a mantenere sani la retina e il cristallino). Inoltre è richiesto dalle donne con problemi di fertilità.

E’ molto ricco di luteina e zeaxantina.

 

Polline di piante da frutto: frutteti sfruttati in modo intensivo e piante da frutto selvatiche delle zone di montagna

Così come per il miele, anche i pollini raccolti nei frutteti sono ad alto rischio di contaminazione da prodotti fungicidi. Questo perché quando gli alveari si trovano a visitare i fiori delle piante da frutto gli agricoltori effettuano trattamenti fungicidi. PROPRIO PER QUESTO NON PORTIAMO MAI I NOSTRI ALVEARI NEI FRUTTETI IN FIORE ma abbiamo scelto di porre i nostri alveari esclusivamente in zone montane con presenza di sola flora spontanea.

 

Polline fresco congelato di millefiori (da fiori di prato come tarassaco, erba medica, trifoglio ecc).

E’ molto difficile definire la composizione di un polline millefiori, visto che come dice il nome stesso “millefiori”, più fiori sono visitati dalle api, e ad ogni fiore corrispondono presumibilmente proprietà diverse. La cosa di cui possiamo essere sicuri è che anche a queste varietà può essere esteso il potere curativo del polline. In attesa di vedere la ricerca muovere qualche passo anche in Italia nel campo delle analisi e dello studio delle proprietà di questi pollini, sarà il consumatore stesso a capire se ne trarrà un maggiore o minore beneficio per un determinato disturbo.

Altri pollini

Per chi sia interessato alla trattazione delle caratteristiche di altri tipi di polline fresco come colza, brughiera, girasole, crocifere, leguminose, erica ecc, rimandiamo alla già citata ricerca di Patrice Percie du Sert.

Come e quando consumare il polline fresco congelato

Da notare come in un’ottica di miglioramento dell’alimentazione (intesa come migliore e più completo apporto nutrizionale) du Sert consigli il consumo a colazione di the verde, frutta, e un cucchiaio di polline (se ne consumerà un cucchiaio da caffè per qualche giorno poi si passerà ad un cucchiaio da cucina); se si dovessero notare lievi malesseri di stomaco, consiglia di diminuire le dosi per lasciare al nostro organismo il tempo di abituarsi al nuovo alimento. La prima volta se ne mangeranno solo poche “palline”: nel caso insorgessero fenomeni allergici si smetterà immediatamente di assumerne. 

Desideri maggiori informazioni sul polline fresco congelato?

Rivolgiti al tuo naturopata o al tuo erborista di fiducia per qualsiasi chiarimento!